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Palmula : i datteri nell'antichità : indagine antropologica e archeologica / Giuseppe Nocca.
Author
Nocca, Giuseppe
[Browse]
Format
Book
Language
Italian
Ancient Greek (to 1453)
Latin
Published/Created
Roma : Arbor Sapientiae editore, [2020]
©2020
Description
87 pages : illustrations (some color) ; 27 cm.
Availability
Copies in the Library
Location
Call Number
Status
Location Service
Notes
ReCAP - Remote Storage
TX558.D35 N63 2020
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Subject(s)
Dates (Fruit)
—
History
—
To 1500
[Browse]
Food habits
—
Europe
—
History
—
To 1500
[Browse]
Series
ArcheoNutrizione ; 5.
[More in this series]
ArcheoNutrizione ; 5
[More in this series]
Summary note
"Un lungo viaggio nell'antropologia del cibo che percorre, in modo trasversale, anche l'archeologia, la letteratura classica e l'arte, e ci rivela aspetti del tutto inediti sulla palma in quanto tale e sul dattero quale suo frutto. Il dattero era, ed è, un vero e proprio integratore alimentare, poiché privo di proteine e grassi e ricco di molte vitamine, dunque è in grado di dare una vera e propria sterzata energetica oltre ad essere un potente remineralizzante del metabolismo. L'osservazione poi sulle caratteristiche vegetative della palma e sulla longevità delle sue foglie, rispetto ad altre essenze sempreverdi, proiettano nel tempo una condizione atemporale che trova la sua sintesi più perfetta nel concetto di immortalità. L'immortalità affonda la sue radici nella condizione umana della lotta e del superamento della sofferenza che sempre oscilla tra la fatica ed il ristoro, il dolore e la gioia, la lotta e la vittoria, la sconfitta ed il trionfo. La palma allora viene assunta sia come segno di un traguardo terreno raggiunto che come speranza ed augurio di un successo, di una vittoria, ove il futuro è intravisto some sublimazione dell'essere presente. In epoca romana la dolcezza del dattero era così apprezzata da costituire non solo un ingrediente delle ricette aristocratiche, ma anche un diffuso dono per gli auguri di inizio anno; nel dattero la dolcezza si coniuga all'incertezza del futuro nel tentativo di travalicare l'angoscia della quotidiana sofferenza. Nella dolcezza del dattero l'uomo ritrova il suo desiderio di serenità e di immortalità, poiché la dolcezza appartiene solo a Dio e, nel cingersi la testa con le foglie di palma, l'uomo tenta di proiettare in una dimensione soprannaturale una condizione squisitamente umana. I datteri permeano la cultura italiana non solo nelle espressioni artistiche e nella gastronomia, ma in modo più silente nella evoluzione degli antroponimi con radice semitica tamar, come Tammaro, dal termine tamr (dattero) di origine indeuropea"--Page 4 of cover.
Bibliographic references
Includes bibliographical references.
Other title(s)
Datteri nell'antichità : indagine antropologica e archeologica
ISBN
9788831341363 (paperback)
8831341367
LCCN
2020490666
OCLC
1240361534
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Palmula : i datteri nell'antichità : indagine antropologica e archeologica / Giuseppe Nocca.
id
SCSB-13536963